L’edificio, ubicato in via XX settembre, 11, prende il nome da un’antica e nobile famiglia salodiana proprietaria dell’immobile fin dal XVIII secolo. Attualmente è molto difficile stabilire con certezza lo stile del palazzo, poiché, in seguito al passaggio di diverse proprietà, ha subito parecchie trasformazioni.

Tuttavia precise testimonianze confermano che il severo complesso risale all’epoca settecentesca. Infatti all’interno si possono ancora ammirare i soffitti a cassettoni in legno finemente decorati; in una sala, al centro delle quattro pareti, spiccano stemmi a forma di scudo: essi rappresentano il leone e l’aquila; uno scudo porta una barra piatta, mentre l’ultimo una barra ondulata con due cerchi.

Una stanza a pianterreno è finemente decorata con figure allegoriche; un’altra presenta decorazioni di stucchi con al centro una cornice predisposta ad accogliere un affresco. Inoltre, sul soffitto dell’atrio d’entrata, si può notare un affresco raffigurante il Parnaso, dipinto attribuito al pittore salodiano Santo Cattaneo (1739-1819).

Il palazzo Rotingo fu per oltre due secoli un’abitazione privata. Dal 1974 al 1989 fu adibito a scuola media. Nel 1993 è divenuto la sede del Municipio di San Felice.

Ma il fatto forse più rilevante relativo all’edificio è la nascita, avvenuta entro le sue mura nel 1879, dell’illustre scultore Angelo Zanelli, accademico d’Italia.